Dall’ultimo post e dopo il 1000 di Montecarlo mi sono preso circa 1 mese di riposo, non correndo o correndo soft perchè soprattutto i miei piedi (e non solo loro) ormai hanno bisogno di questo.
Da fine agosto ho ripreso gli allenamenti, molto costante e molto deciso.
Mercoledì 5 sono stato invitato da Dompè ad una conferenza stampa “Contratture muscolari: scienza, sport e abitudini degli italiani a confronto” alla palestra GetFit di Via Vico a Milano.
Essendo io un infortunato cronico l’argomento mi interessava molto anche perchè spesso e volentieri gli infortuni partono proprio dalle contratture, da diagnosi sbagliate o approssimative, dal pressapochismo, dalla voglia di strafare.
Io ne sono un esempio vivente, tanto che lo scorso anno proprio per aver sottovalutato una contrattura al polpaccio destro, ma anche dopo una diagnosi sbagliata del fisioterapista, mi sono dovuto fermare per un mese intero perdendo ciò che di buono avevo costruito.
Il messaggio che viene fuori da questa conferenza è di non sottovalutare mai nulla nello sport, ma soprattutto quando abbiamo un seppur minimo dolore o anche fastidio cerchiamo di ottenere una diagnosi precisa da persone esperte. Spesso e volentieri autocurarsi, leggere in giro o peggio ancora “correrci sopra” porta ad infortuni ben più gravi.
Vorrei ricordare a tutti che una contrattura non curata porta ad elongazioni, stiramenti o peggio ancora strappi, quindi c’è poco da scherzare.
Durante la conferenza è stato anche lanciato un nuovo sito molto interessante STOPCONTRATTURE che merita sicuramente una visita.
Ma ora torniamo a noi …
Grazie a Dompè ho avuto la possibilità di correre oggi la DJ10, più che una corsa un vero spettacolo! Una marea di gente in festa nel centro di Milano, qualcosa come 30.000 partecipanti.
In questi casi partire davanti è fondamentale, intrufolarsi in un pertugio nelle transenne vincente!
Dopo il 3000 di giovedì corso in pista in 11’02” era previsto un medio o un progressivo, ma alla partenza dopo aver visto da vicino la splendida Elaine Thompson pigio forte sul pedale dell’acceleratore per non farmi passare dalla folla indiavolata dietro.
Corro appena sotto i 4’/km e le gambe le sento toniche nonostante un fastidioso reflusso gastrico figlio di una cena non proprio da atleta.
Eppure sembra giornata, non piove e il meteo è bello fresco.
Dopo il 1K vedo in lontananza Gianni e Chiara. Accelero e riesco ad attaccarmi. Chiara tenta di stare sotto i 40’ e Gianni fa la lepre e la fa alla grande!
Io non penso di avere il tempo anche se gli ultimi allenamenti sono andati alla grande! Decido comunque di rischiare e attaccarmi dietro instigato dalla coppia Road.
Subito non riesco più a parlare e alla prima salita prima di arrivare a Conciliazione vengo colpito dalle stelle filanti del trio medusa e mi stacco da Gianni e Chiara.
La salita è dura e loro corrono forte. In discesa però accorgio e li riprendo.
Dopo circa 1K però accuso il colpo, comincio a fare fatica e li perdo di qualche metro. Al 3K siamo 11’44” e al 5K passo solo in circa 19’43” (non ricordo esattamente e non ho più il Garmin per controllarlo, perso dopo la fine gara).
Inizia un momento di frustrazione perchè li vedo li davanti, ma non riesco a prenderli.
Pochi metri dopo però tiro finalmente fuori gli attributi e provo a riprenderli. Sarà un attimo, ma lo coglierò alla grande riattaccandomi.
Sarà la svolta della gara. Da quel momento NON MOLLO 1 mm da loro e pur soffrendo e sbuffando come una locomotiva a vapore resto aggrappato a quello che sarà un vero treno verso il paradiso.
Chiara è stanca, ma riesce ancora a parlare o comunque dire qualcosa, io sono al gancio, non riesco nemmeno a fare segni. Soffro e non mollo! Le gambe vanno alla grande e capisco che è solamente testa ADESSO!
Gianni ci incita come un indemoniato, mi dice di tirare fuori gli attributi, io zitto zitto resto li e sembro anche riprendermi tanto che all’ultimo km alla chiama degli ultimi 800 metri parto e accelero e vado a prendermi un incredibile 39’10”.
Sarà anche più corta (dal Garmin 9900) , ma il margine che c’è dal 40’ è tanto e la soddisfazione di tornare a correre 10K a 4’/km è immensa!
Il resto è solo emozione con sguardi di felicità, un altro ragazzo che è stato in gruppo con noi che non smette di ringraziare e un abbraccio con Gianni da libro cuore. Sto talmente bene che non sono nemmeno stanco!
Tutto bello se non che perdo il mio vecchio Garmin 310 dall’arrivo al deposito borse o mentre mi cambio, mistero, amen, chissenefrega!
A questo punto però scatta la dedica, che ci vuole, che voglio fortemente fare …
Tutto questo lo devo a Roberto che a fine gennaio ha preso in mano un “dead man running” e lo ha letteramente RICOSTRUITO sia fisicamente che psicologicamente dopo infortuni a ripetizione e sfortune clamorose (su tutte la doppia frattura all’alluce sinistro al Trofeo Montestella) portadolo ad ottenere tre importanti obiettivi :
- Il primo fondamentale! TORNARE A DIVERTIRSI !
- Il secondo, obiettivamente più facile! Tornare sotto i 3’ sul 1000
- Il terzo, decisamente MOLTO più DIFFICILE! Tornare a correre un 10K a 4’/km
Grazie Roby, il merito è tutto tuo!
La cosa più bella però è che siamo solo all’inizio!
Buone corse a tutti e Rock & Roll !
P.S. la foto è del 3000 di giovedì scorso. Tornare a correre insieme all’amico/rivale Stefano Skalovics Scala non ha prezzo!
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7 commenti:
Ti davo per disperso!
Benissimo direi... anche se mi dicono che mancavano 200 mt ai 10000 hai comunque corso a 4 al km!
100 sicuri, gli altri dipende da quanti marciapiedi fai. Io sono sempre stato sulla strada. Forse x questo mi indica 9900. Comunque fino a 250 sono dispensato, pensavo di fare 43!!!
Bentornato! Sempre interessanti due dritte sulle modalità di infortunio.
Complimenti Luciano sei tornato ad ottimi livelli anche sulle lunghe e occhio alle contratture ;)
Lucia
bravo, ragazzo! ;-)
Hi thanks for postingg this
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