Posso farcela, devo farcela, sono sicuro di farcela! E se poi non ce la faccio? Pazienza almeno ci ho provato, sicuramente ce la metterò tutta per tornare il più presto possibile, pensando positivo si accorciano i tempi, sempre e comunque!
Naturalmente non sto a spiegare cos'è la fascite plantare, per quello vi rimando all'ottimo articolo di
Albanesi.
Così inizia il post "Scacco alla fascite plantare in 4 mosse" che sono :
- Testa
- Esercizi e antinfiammatori
- Crioterapia
- Tecarterapia
-1- TESTA
il cervello comanda tutto e su questo argomento vorrei sintetizzare un intervento del Dott. Vincenzo Soresi a cui ho presenziato. In sintesi dice che il cervello modifica gli stati fisici e quindi può "autocurare le malattie". Se volete approfondire vi consiglio questo libro: "il cervello anarchico". Quello che voglio dire è un ulteriore stadio del "pensare positivo", tutto parte da lì, è la base per cominciare a vivere, per cominciare ad affrontare i problemi. Spesso ho provato a parlare con il mio cervello (bacato) e spesso mi ha ascoltato. Ho colloquiato con lui durante una fatica e me l'ha alleviata, durante una sofferenza e me l'ha quietata e così via. Bisogna sempre tener presente che a pensare negativo abbiamo tutto da perdere. E allora anche nelle condizioni più disperate la positività ci aiuta sempre ad uscire a testa alta da ogni situazione. Cosa c'entra la fascite plantare? Provate a uscire per un allenamento pensando in continuazione al dolore che percepite: vedrete che non passerà anzi probabilmente aumenterà fino a farvi addirittura fermare. Il Vostro cervello trasmetterà informazioni negative al sistema nervoso e peggiorerà sempre di più la situazione. Provate a fare il contrario, non pensate al dolore o affrontatelo positivamente. Probabilmente lo sentirete di meno e alle volte vi passerà addirittura perchè entrerà in gioco, da protagonista, il vostro cervello che potrà, a questo punto, modificare gli stati fisici positivamente e se non vi curerà potrà comunque contribuire (anche) alla totale guarigione. So che è un argomento "spinoso", so anche che nel 2008 non conosciamo ancora le potenzialità del nostro cervello. Infatti la malattia psichica è, ancora, una vera chimera. Non voglio dilungarmi troppo, avrei un sacco di esempi da fare, ma c'è tempo per riparlarne. I capisaldi per un pronto recupero sono quindi impegno e positività da questo non si può assolutamente prescindere e io sono partito proprio da qua!
-2- ESERCIZI e ANTINFIAMMATORI
Ho cominciato lo stretching! Al Marathon Village mi han detto che sono meno elastico di un tronco di quercia secolare e questo non va assolutamente bene. Per prevenire gli infortuni occorre inserire una serie di esercizi proprio per la flessibilità. Da ieri dopo ogni allenamento almeno 10-15 minuti di Stretching con il mio amico Alberto che è un vero esperto. La sera invece stretching mirato per l'arco plantare (vedi foto stretching) che consiste nel tenere in tensione l'arco plantare tirando verso di se il piede per 30 secondi (personalmente faccio 3 serie a sera). Un massaggio mirato (vedi foto massaggio) che consiste nel frizionare l'arco plantare con i due pollici su/giù e lato/lato per circa 5 minuti (aiuta anche ad alleviare il dolore).
Esercizi per il potenziamente (vedi foto potenziamento) che consistono nel sollevare degli indumenti (nel mio caso la canotta del ROAD eheeh) afferrandoli con le dite del piede. Potete provare anche con delle biglie. Durante il sollevamento potete far fare un giro a 360° alla vostra caviglia. Il tutto seguito dall'applicazione di antinfiammatori, nello specifico Voltaren Emulgel e Arnica alternati settimanalmente.
Ultimamente sto prendendo solo antinfiammatori naturali (non fans) che non hanno controindicazioni anche per via orale.
-3- CRIOTERAPIA
Il ghiaccio! Un toccasana per tutte le infiammazioni. Mi sono curato la periostite, mi sto curando la fascite. Gli arnesi del mestiere (vedi FOTO) applicazioni di circa 30 minuti a sera mentre guardo la TV, mentre scrivo sul Blog, mentre gioco con il mio gatto. I gel ti consentono una comodità senza precedenti, soprattutto quello della Pic-Indolor dispone di due fasce garantendo un'ottima aderenza e fissaggio al piede.
-4- TECARTERAPIA
Martedì scorso ero convinto che questa terapia potesse aiutarmi nel combattere la fascite, potesse accellerare il processo di guarigione, potesse comunque darmi una spinta psicologica.
Oggi dopo 2 sedute ne sono ancor più fermamente convinto. Per capire cosa sia la TECARTERAPIA vi rimando
a questo articolo, io preferisco raccontare la mia esperienza attraverso i miei occhi e le mie sensazioni.
La durata della seduta è mediamente di circa 30 minuti, ti fanno sdraiare su un lettino in posizione PRONA, la gamba interessata viene tenuta leggermente alzata con un cuscino e sotto la coscia viene inserita la piastra metallica. A questo punta si spalma la crema "conduttrice" e con una mano vieni massaggiato dalle mani, con l'altra da una piastrina metallica che scivola sulla pelle che è un piacere. La sensazione è bellissima e soprattutto quando stimola le parti più profonde la sensazione di calore è davvero gratificante. Il trattamente inizia su tutto il polpaccio per poi scendere soffermandosi per la maggior parte del tempo proprio sull'arco plantare. La piastra si fonde talmente con la pelle che ad un certo punto sembrava di essere massaggiati da due mani. Al termine della seduta ti senti il piede molto più "leggero". Oggi sono stato tecar-massaggiato da Elisa, una fisioterapista molto simpatica ed "energica". Non sentivo dolore nonostante mi abbia fatto fare diversi esercizi che mettevano in grande tensione l'arco plantare (e questo è un ottimo segno!).
Non è per niente invasivo, sollecita i meccanismi cellulari fisiologici e incrementa l’attivazione dei naturali processi riparativi e antinfiammatori stimolando i tessuti dall’interno, agendo anche sugli strati più profondi, e inducendo una notevole abbreviazione dei tempi di recupero riabilitativo (si spera!).
In più incrementa la circolazione sanguigna, aumenta la tensione di ossigeno nella zona trattata, genera una vasodilatazione, riduce le contratture muscolari, facilita il riassorbimento degli edemi.
Martedì sera ho fatto le ripetute senza dolore (solo un pò di fastidio), ora riposo fino a domenica e vedremo come si comporterà la mia fascite in gara. Le sensazioni sono comunque ottime!
Mercoledì ultimo trattamento, unico lato negativo il costo: 40 euro! Vedremo più avanti se saranno stati spesi bene.
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